1. |
Tu ed io
03:26
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Tu coi tuoi occhi verdi
lo sguardo veniale,
passione carnale.
Io misantropo dentro
mi guardo allo specchio,
e sto lì a pregare.
Tu che mi hai lasciato
a morire d'invidia,
per quei 4 soldi
che un altro ti ha dato.
Io che mai ho amato,
ora son schiavo sia del futuro
che del passato
Tu mia sola speranza
di cambiare il presente,
ormai non ti importa
di un nullafacente.
Io ingenuo perdente,
ormai sono preda
vittima ottusa
del mondo pagante.
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2. |
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Lasciami sparire
dentro un mondo perfetto,
lasciami morire
mentre dormo nel letto.
Dentro mucchi di parole
che non sanno cosa dire,
dentro il labile rumore
che nessuno può sentire.
Non ti ho mai chiesto scusa,
non ti ho mai chiesto scusa,
e mi viene da ridere,
e mi viene da ridere.
Lasciami annegare
in un mare gravido di frenesie,
di tanta voglia di vivere magiche vite idilliache
tra frenastenie.
Dentro oceani di rabbia
che di invidia si nutrono,
dentro sogni di sabbia
che nei tuoi occhi muoiono.
Non ti ho mai chiesto scusa,
non ti ho mai chiesto scusa,
e mi viene da ridere,
e mi viene da ridere.
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3. |
Maperò
03:09
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vSogna la sua inquietudine,
dorme silente all'ombra del sole.
Maperò maperò,
ma ma ma ma
maperò maperò,
ma ma ma ma
maperò maperò,
ma ma ma ma
maperò maperò.
Semplici poveri lottano guerre babeliche
vittime consone del servilismo congenito,
soffrono, piangono per la miseria e l'effimero
muoiono apatici resta di loro un epiteto.
Gracili docili come caprette fameliche,
puzzano tanto quasi sembrando stallatico,
pregano,vogliono vivere contro la sorte,
corrono senza speranze verso la morte.
Maperò maperò,
maperò maperò,
maperò maperò,
maperò maperò.
Cerca la sua origine,
muore bramando un mondo migliore.
Maperò maperò,
ma ma ma ma
maperò maperò,
ma ma ma ma
maperò maperò,
ma ma ma ma
maperò maperò.
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4. |
Potrei
02:51
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Potrei prendere il vino al carrefour
per un'altra un altra serata speciale,
potrei farmi una pasta al ragù
e lasciare che vada a male.
Potrei uscire di strada in mutande
come quando abbiam vinto il mondiale,
potrei vestirmi in modo elegante
per un rave in zona industriale.
Potrei starmene solo in silenzio
e finire di fantasticare,
potrei credere di esser diverso
ma so solo giustificare.
Ma non voglio
finire come un'ombra nello spazio,
ma non voglio
morire pur non essendo ancora sazio.
Potrei scrivere un pezzo brit funk
tanto nessuno mi sta ad ascoltare,
potrei pisciare su di un uomo in frak
tanto nessuno mi può giudicare.
Potrei cagare sulla tangenziale
e nel mentre poi farmi investire,
potrei vendere del cocco al mare
di certo mi saprei autogestire.
Potrei starmene zitto e sperare
che alla fine tutto possa andar bene,
oppure potrei restare a guardare
e carpire solo cio' che conviene.
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5. |
Spoglio
03:03
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Spoglio
freddo e crudo sull'asfalto della strada,
mentre aspetta di spirare verso il cielo,
scalza ombra su di me.
Orgoglio e
presunzione i ricercati nella trama,
ricamata a suon di scelte sotto il telo,
che ora giace su di te.
Ma la morte non fa più paura
e rifiuti qualunque misura,
non c’è tempo e manco premura
di reprimere ogni sciagura.
Quando il vento finisce per dirti
che sei parte dei tanti sconfitti,
e ti porta pensieri e parole
che ti fanno sentire più male.
Incerto
al cospetto della fine del supplizio,
ride stanco con due lacrime sul volto,
e celata ansietà.
Sconcerto
nel capire quanto sia cosi fittizio,
quell’ammasso di molecole nel corpo
che ora vita più non ha.
Ma la morte non fa più paura
e rifiuti qualunque misura,
non c’è tempo e manco premura
di reprimere ogni sciagura.
Quando il vento finisce per dirti
che sei parte dei tanti sconfitti,
e ti porta pensieri e parole
che ti fanno sentire più male.
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6. |
INAG
02:17
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7. |
Pardo
02:10
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Pardo già mi perdo nel tuo sguardo,
ogni notte poi ti sogno con Briatore a bordocampo.
Pardo con te il calcio non ha scampo,
come l’aglio e lo scalogno, con cassano prendi il largo.
Pardoooooooooooo,
ogni giorno sempre meglio,
già mi manchi appena sveglio,
dei birbanti sei il più fregno.
Pardo tu non prendi mai un abbaglio,
hai lo stretto necessario per uccidere il bersaglio.
Pardo in questo mondo senza tempo,
sei lo svago di un momento quando parli quasi svengo.
Pardoooooooooooo,
ogni giorno sempre meglio,
già mi manchi appena sveglio,
dei birbanti sei il più fregno.
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8. |
Belzebù
02:20
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Belzebù, Belzebù,
sin da quando ci sei tu
ho imparato a perder tempo,
a buttare i sogni al vento.
Belzebù, Belzebù,
sin da quando ci sei tu
tutto questo sembra vero,
irto, fiero e menzognero.
Belzebù, Belzebù,
sin da quando ci sei tu
non ho preso l'ascensore,
so trascendere il dolore.
Belzebù, Belzebù,
sin da quando ci sei tu
ho ormai perso ogni pudore,
ogni mera aspirazione.
Belzebù, Belzebù,
sin da quando ci sei tu
non so bene dove andare,
se provare un po' a scappare.
Belzebù, Belzebù
questo sogno non c'è più
non so bene come fare,
di sicuro potrei stare con te
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9. |
Chissà
03:53
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Cerca di ritrovare il senso della sua vita
nell’abisso del mare nella lenta salita,
i suoi giorni passavano lesti nell’ombra,
tra bicchieri di amaro di chi non ha voglia.
Vaga solo nel tempo dentro il freddo pungente,
gioca allegro ridendo ma col fare indigente,
i suoi giorni infelici ormai stanno finendo,
non conosce ragioni ma sa bene l'intento.
Chissààààà,
come potrà mai finire.
Chissààààà,
dove ci potrà portare.
Esco fuori ridendo del mondo che non mi appartiene,
ma non riesco a trovare alcun senso tra queste catene.
Sogna di completare il suo cerchio perfetto
quando nel computare trova ogni difetto,
sente che non ne vale poi davvero la pena,
e che può continuare una vita serena.
Una pasta un po' d’olio è questione di cuore,
senza stare a pensare sempre al mare peggiore,
che domani saremo tutti quanti contenti,
non più vittime od illusi da discorsi indolenti.
Chissààààà,
come potrà mai finire.
Chissààààà,
dove ci potrà portare.
Esco fuori ridendo del mondo che non mi appartiene,
ma non riesco a trovare alcun senso tra queste catene.
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10. |
Ho solo 30 euro
02:42
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Ho solo trenta euro
una voglia incontenibile,
un amore che mi attende
un umore incontrollabile,
troppe stelle in questo cielo,
per pensarci poi davvero.
Ho solo trenta euro,
una noia inconcepibile,
un tremore che mi prende
un ardore inarrestabile,
troppe stelle in questo cielo,
per pensarci poi davvero.
C’è solo questa vita,
un destino incorruttibile,
nel sorriso diffidente,
questo male indefinibile,
troppe stelle in questo cielo,
per contare poi davvero.
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